Il sangue della riconciliazione
"Dì a' figliuoli d'Israele che ti adducano una giovenca rossa intiera, senza difetto, la quale non abbia ancora portato giogo" (Numeri 19:2). Subito dopo la creazione, l'uomo si è ribellato a Dio ed ha peccato contro Dio. "Poichè tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23). Ma nella Bibbia troviamo la gloria dell'Evangelo e la storia della nostra salvezza, di quanti hanno accettato e creduto in Cristo. Nessuno di noi aveva alcuna speranza, perchè "il salario del peccato è la morte" (Romani 6:23). Ma gloria a Dio perchè nel Suo grande amore e piano divino per l'umanità, Egli ha provveduto la nostra "giovenca rossa": Cristo Gesù, vero Dio e vero uomo, i cui piedi hanno camminato tra noi, raggiungendo tutti, dal povero al ricco, dall'indemoniato al paralitico, dalla prostituta al religioso, dall'esattore delle tasse al cieco, ogni peccatore trova Gesù dinanzi a sè. Il sangue del giusto è stato sparso ed ha pagato il conto; il peccatore è giustificato in Cristo e quel sangue della croce ha creato un terreno chiamato "riconciliazione" dove un Dio santo incontra un uomo redento dalla grazia, un uomo peccatore lavato dal sangue di Cristo e per questo adesso limpido davanti all'Eterno. I nostri peccati sono tutti cancellati soltanto perchè Egli "ha dato se stesso" (Galati 1:4) per noi, "per essergli un popolo acquistato in proprio, zelante di buone opere" (Tito 2:14). Cari fratelli in Cristo, non facciamoci distrarre dal mondo, la cui fine già conosciamo per rivelazione biblica; anzi, riguardiamo ancora oggi a Cristo, e santifichiamoci per la potenza dello Spirito Santo e nella conoscenza doviziosa della Parola di Dio, al fine di essere trovati pronti per quel gran giorno che si avvicina: "aspettando la beata speranza, e l'apparizione della gloria del grande Iddio, e salvatore nostro, Gesù Cristo" (Tito 2:13).
Maranathà.