Pentecostali nel mondo

Roma, Domenica 22 Dicembre 2024 23:38

Il sangue della riconciliazione

il sangue della riconciliazione"Dì a' figliuoli d'Israele che ti adducano una giovenca rossa intiera, senza difetto, la quale non abbia ancora portato giogo" (Numeri 19:2). Subito dopo la creazione, l'uomo si è ribellato a Dio ed ha peccato contro Dio. "Poichè tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23). Ma nella Bibbia troviamo la gloria dell'Evangelo e la storia della nostra salvezza, di quanti hanno accettato e creduto in Cristo. Nessuno di noi aveva alcuna speranza, perchè "il salario del peccato è la morte" (Romani 6:23). Ma gloria a Dio perchè nel Suo grande amore e piano divino per l'umanità, Egli ha provveduto la nostra "giovenca rossa": Cristo Gesù, vero Dio e vero uomo, i cui piedi hanno camminato tra noi, raggiungendo tutti, dal povero al ricco, dall'indemoniato al paralitico, dalla prostituta al religioso, dall'esattore delle tasse al cieco, ogni peccatore trova Gesù dinanzi a sè. Il sangue del giusto è stato sparso ed ha pagato il conto; il peccatore è giustificato in Cristo e quel sangue della croce ha creato un terreno chiamato "riconciliazione" dove un Dio santo incontra un uomo redento dalla grazia, un uomo peccatore lavato dal sangue di Cristo e per questo adesso limpido davanti all'Eterno. I nostri peccati sono tutti cancellati soltanto perchè Egli "ha dato se stesso" (Galati 1:4) per noi, "per essergli un popolo acquistato in proprio, zelante di buone opere" (Tito 2:14). Cari fratelli in Cristo, non facciamoci distrarre dal mondo, la cui fine già conosciamo per rivelazione biblica; anzi, riguardiamo ancora oggi a Cristo, e santifichiamoci per la potenza dello Spirito Santo e nella conoscenza doviziosa della Parola di Dio, al fine di essere trovati pronti per quel gran giorno che si avvicina: "aspettando la beata speranza, e l'apparizione della gloria del grande Iddio, e salvatore nostro, Gesù Cristo" (Tito 2:13). 

Maranathà.

L'adultera, il malfattore e la speranza in Cristo

L'adultera, il malfattore e la speranza in Cristo"Colui di voi ch'è senza peccato getti il primo la pietra ..." (Giovanni cap. 8:7). E' il famoso passo della donna adultera condotta innanzi a Gesù da Farisei e Scribi. La prima cosa che possiamo notare è la finalità: non di giustizia, ma per tentare Cristo, "per poterlo accusare". Credo che la prima risposta di Gesù sia nel Suo gesto: "ma Gesù chinatosi in giù, scriveva col dito in terra". I Farisei e gli Scribi avevano richiamato la legge di Mosè, quella legge che il dito di Dio aveva scritto ma che Israele, "popolo di collo duro", aveva sempre infranto, praticandola solo nell'apparenza e stravolgendone la pratica ed il senso profondo.  E Gesù con quel gesto li richiama alla legge e scrive la loro colpa nel momento in cui rende palese la malvagità dei loro cuori. Tant'è che "convinti dalla coscienza, ad uno ad uno se ne uscirono fuori". Allora come oggi, resta il fatto che il cuore dell'uomo è insanabilmente malvagio (Geremia 17:9) e ciascuno stima se stesso superiore agli altri ed è facile nella maldicenza, nell'accusa verso il prossimo, nel "puntare il dito" (Isaia 58:9). Ma nel passo dell'adultera, come nell'intero messaggio dell'Evangelo, Gesù ci insegna a posare le nostre pietre ed a raccogliere la grazia ai piedi della Croce, in dono per il sacrificio di Cristo; ci incoraggia ad abbandonare la vecchia natura peccaminosa e resuscitare a nuova vita (Giovanni 3) in Cristo, dove c'è un cuore nuovo, una mente nuova, una carne nuova, nuovi pensieri, nuovi occhi, nuova lingua; e tutto è nuovo perchè Dio fa cose nuove (2 Corinzi 5:17). Umanamente, possiamo prendere due uomini sulla terra: il più criminale e quello più rispettabile; se poi li mettiamo al cospetto dell'eccellenza di Cristo, quale volete che sia la differenza?! nessuna, entrambi sono peccatori. Ed il peggior peccato è l'idolatria, il credere in se stessi più che in Dio ed il pensare di potercela fare da soli. Cosa può fare la grazia? Gesù è in croce (Luca 23:39 e ss.) ed il malfattore in croce al suo fianco riconosce in Gesù il suo Dio, il suo personale Salvatore ed affida a Lui la sua vita ("ricordati di me"); e Gesù gli disse: "oggi tu sarai meco in paradiso". L'adultera ed il malfattore ottennero grazia in dono. Può succedere allora che il "peggiore" degli uomini si converte e viene salvato mentre l'uomo che appare "rispettabile" agli occhi di questo mondo rigetta Cristo e l'Evangelo, così condannando se stesso. Barak Obama, Hassan Rouhani, Salvatore Riina, Merkel, Bashar al-Assad, Erdogan, Renzi, Berlusconi, ....  tutti noi siamo pecore che hanno bisogno del buon Pastore. "Dio non ha riguardo alla qualità delle persone" (Atti 10:34), "poichè Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figliuolo affinchè chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia la vita eterna" (Giovanni 3:16). Oggi è ancora giorno di grazia: andiamo a CRISTO!   

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Una generazione perversa e malvagia

Signore, vieni in nostro soccorsoUna delle domande più frequenti è: ma se Dio esiste perchè il mondo è in queste condizioni? La risposta è che quello che vediamo è la conseguenza della ribellione degli uomini a Dio, la conseguenza di cattive scelte sulla premessa della libertà concessa; e la prima scelta sbagliata dell'uomo è il rinnegare Dio e pensare di potercela fare da solo. Dio resta un Dio d'amore che tuttavia permette il male, pur mantenendolo nei limiti destinatigli. Questo, ad esempio, è il tema centrale del Libro di Giobbe. Se è vero che questa è una generazione perversa e malvagia è anche vero che "Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinchè chiunque crede in Lui non perisca ma abbia la vita eterna" (Giovanni 3:16). E' vero che c'è tanto male; ma è altrettanto vero che ancora oggi c'è tanto amore nel sacrificio di Cristo che ogni uomo può attingere per cambiare la propria vita e tirarsi fuori ... santificarsi. Non guardiamo "in basso"; alziamo gli occhi a Cristo, riconosciamoci peccatori e mancanti e afferriamo per fede la nuova nascita nel nostro Salvatore. I tempi sono terribili; ed in tempi malvagi Dio non stette a guardare; pensate al diluvio al tempo di Noè o alla distruzione di Sodoma e Gomorra al tempo di Lot. E' vero oggi siamo nella dispensazione della grazia e Dio è buono e misericordioso ma è anche scritto: "Lo Spirito mio non contenderà in perpetuo con gli  uomini" (Genesi 6:3). Riguardando la storia della chiesa, nei periodi più bui, uno dei modi di Dio di intervenire è il risveglio. Possa Dio concerderci in questo tempo un potente risveglio, unica speranza per questa generazione. Ogni credente è chiamato a pregare per sè e per questa generazione, "recuperando il tempo, perchè i giorni sono malvagi" (Efesi 5:16); siamo chiamati a non essere "sonnacchiosi" ma pronti, sapendo che la venuta del Maestro è alle porte "finchè schiarisca il giorno, e che la stella mattutina sorga ne' cuori vostri (2 Pietro 1:19).  Dio ci benedica tutti.

Autenticamente cristiani

autenticamente cristianiSoprattutto in Italia, il definirsi cristiani è per molti diventata una abitudine o consuetudine o un dato acquisito per nascita. Ma l'etichetta non porta nulla e non produce frutti. L'essere realmente cristiani significa consapevolezza del proprio peccato, ravvedimento e nuova nascita in Cristo (Giovanni cap. 3, rif. Nicodemo). Non esiste cristiano se il Cristo della Croce del Calvario non è il punto centrale della propria vita e l'obbedienza alla Parola di Dio uno stile di vita orientato alla santità. Il cristiano crede che Cristo è "la Via la Verità e la Vita e nessuno viene al Padre se non per me" (Giovanni 14:6); crede cioè che l'unica verità e l'unica speranza è in Cristo. Che significa credere ed amare Cristo? significa credere ch'Egli è Dio e che è morto in croce come uomo per pagare il salario del peccato degli uomini; ma anche che è risorto, che governa con il Padre e con lo Spirito Santo e che Egli ritornerà in gloria. "Chi ha i miei comandamenti, e li osserva , esso è quel che mi ama (...) Se alcuno mi ama osserverà la mia Parola (...) Chi non mi ama non osserva le mie parole (...) Ma il Consolatore, cioè lo Spirito Santo, il quale il Padre manderà nel nome mio, esso vi insegnerà ogni cosa" (Giovanni 14:21-26). L'essere cristiani è cioè uno stile di vita, pieno, totalmente informato alla Parola di Dio. Questo è lo spirito dell'essere cristiani, "non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno de' cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio, che è ne' cieli" (Matteo 7:21). Andiamo a Cristo, chiediamogli fede, abbracciamo l'Evangelo e lasciamo che tutto divenga nuovo nell'essere rigenerati quali nuove creature in Cristo e dunque autenticamente cristiani. 

Guarigioni, segni e prodigi

guarigioni, segni e prodigiPoiché io, l’Eterno, non muto…” (Malachia 3:6). “Gesù Cristo è lo stesso ieri, ed oggi, e in eterno” (Ebrei 13:8). Dio è il creatore dell’universo ed ogni essere vivente. Egli è il Signore di ogni cosa e di ogni legge che domina il mondo. “Le cose impossibili agli uomini, sono possibili a Dio” (Luca 18:27). Per questa ragione Egli è sovrano ed il Suo soffio può mutare ogni tempo ed ogni vita. Dal Vecchio al Nuovo Testamento, il sovrannaturale ha accompagnato il popolo di Dio. Le acque si aprono, il fuoco e le nubi si adoperano per proteggere, le piaghe si abbattono, le onde ed i venti obbediscono, i demoni fuggono, le folle sono sfamate da due pesci e cinque pani, i ciechi recuperano la vista, i morti resuscitano. La chiesa apostolica conosceva bene questo manifestarsi divino e amava Dio di puro cuore, accostandosi con santo timore e tremore all’eccellenza di Cristo. E i Suoi “servitori” erano testimoni oculari delle “guarigioni”, dei “segni” e dei “prodigi”; “e dopo che ebbero pregato, il luogo ove erano radunati tremò; e furono tutti ripieni dello Spirito Santo, e parlavano la parola di Dio con franchezza” (Atti degli Apostoli 4:29-31). In sintesi: Tutti Servitori di Cristo che Pregavano. A fronte di questa condizione di santità e di pari consentimento, Dio operava potentemente. Le manifestazioni della gloria di Dio seguivano la santità di uomini che erano stati PRIMA al Calvario e poi sull’alto solaio. Perché oggi le nostre chiese non tremano più per i segni  della potenza di Dio? oppure tremano per manifestazioni false, carnali, apparenti, emotive? Quanti falsi profeti/profetesse in giro, falsi apostoli/apostolesse, visionari, gente che raccoglie la credulità popolare per propria vanagloria, per creare consensi e riempire cattedrali nel deserto, gente che stima la Parola di Cristo utile per raccogliere soldi per proprio guadagno … Proviamo gli spiriti se sono da Dio (1 Giovanni 4:1) e chiediamo a Dio discernimento e sapienza ed in ogni dubbio preghiamo perché la Sua luce possa guidarci in ogni scelta. Cari fratelli e sorelle in Cristo, non è tempo di correre a destra e sinistra in cerca di santoni e di segni. Teniamo ferma la nostra vocazione, riguardando Cristo, esempio perfetto, tenendo alta la lampada della Parola di Dio e chiedendo al Padre quell’olio dello Spirito Santo che possa condurci fedeli per la Via della Verità verso la Vita eterna. A Dio sia la gloria.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Parola di Dio

Hai una domanda sulla Parola di Dio o sulla vita cristiana? Scrivici

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

EventiPer incontri di evangelizzazione, preghiera, studi biblici, scrivi alla nostra redazione.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

TestimonianzeVuoi raccontare in breve la Tua testimonianza? Inviala alla nostra redazione, che dopo averla selezionata, se la riterrà di edificazione la pubblicherà sul sito alla sezione “testimonianze” (le grandi opere che il Signore compie) Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Donazioni

Donazioni per questo progetto

AREA RISERVATA

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.

Cliccando sul pulsante accetta acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più, consulta la privacy policy.