Pentecostali nel mondo

Roma, Lunedì 23 Dicembre 2024 02:36

Dove sono i veri profeti? (A. W. Tozer)

Dove sono i veri profeti?«La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il Signore della messe perché mandi operai nella sua messe!» (Luca 10:2). Il dono del discernimento profetico è una necessità assoluta del nostro tempo. Un profeta è una persona che conosce l’epoca in cui vive e ciò che Dio sta cercando di dire ai suoi contemporanei.  Ciò che Dio ha da dire alla sua Chiesa, in qualsiasi epoca, dipende dalla condizione morale e spirituale in cui la Chiesa versa nonché dalle necessità spirituali del momento. Quei profeti prescrivevano la verità come una medicina divina che veniva proclamata con vigore quando il popolo ne aveva bisogno. Essi predicavano speranza quando il popolo era giù di morale, obbedienza quando diventavano negligenti, purezza quando l’immoralità prendeva il sopravvento, umiltà quando erano troppo orgogliosi, e pentimento quando cadevano nel peccato. I capi religiosi che continuano a esporre le Scritture meccanicamente senza considerare la situazione religiosa attuale non sono migliori di quegli scribi e dottori della legge dei tempi di Gesù che recitavano scrupolosamente i precetti della Legge ignorando completamente ciò che accadeva intorno a loro nel campo spirituale. Essi somministravano la stessa dieta a tutti, apparentemente senza rendersi conto che esiste il «cibo a suo tempo». I profeti non hanno mai fatto errori di questo genere né sprecato le loro energie in quel modo. Essi hanno sempre parlato delle condizioni nelle quali si trovavano i loro contemporanei. Oggi noi abbiamo bisogno di predicatori profetici; non soltanto predicatori che espongono le profezie, ma predicatori che hanno il dono della profezia. Manca la parola di sapienza. C’è bisogno del dono del discernimento sui nostri altari. Non necessitiamo l’abilità di predire, ma quella potenza di interpretazione e penetrazione spirituale affinché siamo in grado di valutare lo scenario religioso dal punto di vista divino e di capire ciò che in realtà sta accadendo. Per rinvigorire il Cristianesimo sono necessari altri mezzi di quelli utilizzati finora. Se la Chiesa nella seconda metà di questo secolo deve riprendersi dalle ferite subite nella prima metà del secolo, occorre che appaia un nuovo tipo di predicatore. Non abbiamo certamente bisogno del tipo rappresentato dal capo della sinagoga corretto, né di quello del sacerdote che svolge i suoi doveri, riceve la sua paga e non fa domande, né di quello del pastore eloquente capace a rendere il Cristianesimo accettabile a tutti. Essi sono stati messi alla prova e sono stati trovati mancanti. Occorre che sorga, in mezzo a noi, un altro tipo di capo religioso. Egli deve avere le caratteristiche del vecchio tipo di profeta, un uomo che ha visto la visione di Dio e ha sentito la voce che procede dal Trono. Quando egli apparirà (e prego Iddio che sarà più di uno), si opporrà a tutto ciò che la nostra civilizzazione affettata e adulatrice tanto ama. Le sue denunce e proteste nel nome di Dio gli porteranno l’odio e la resistenza di una gran parte dei cristiani. Un uomo di quello stampo sarà probabilmente caratterizzato da semplicità, vigore, schiettezza e sarà un po’ in collera con il mondo. Amerà Cristo e le anime al punto di essere pronto a morire per la gloria dell’Uno e per la salvezza degli altri. Ma nessun essere vivente gl’incuterà timore. La Chiesa deve recuperare i doni dello Spirito, e sono convinto che il dono più importante di cui abbiamo bisogno oggi, è quello della profezia.

Aiden Wilson Tozer (1897 - 1963)

Li riconoscerete dai loro frutti

li riconoscerete dai loro fruttiIl mio compito è dare. Quanto al prendere, ho già preso la mia parte da Cristo. Ora, dice Paolo, non voglio "sapere altro tra voi se non di Cristo e di Cristo crocifisso" (1 Corinzi 2:2), perchè "io son crocifisso con Cristo; e vivo non più io, ma Cristo vive in me" (Galati 2:20). Spesso, quanti si definiscono cristiani non sanno dare, anzi continuano a volere ed a prendere per sè. Questo perchè non hanno preso la loro parte da Cristo. Ma voi "li riconoscerete dai loro frutti" (Matteo 7:20). Il vero cristiano produce frutti e dona; è conformato all'immagine di Cristo; è lui stesso che diventa fonte di benedizione per gli altri. E con tutta la propria vita traduce la Parola e mostra l'amore di Cristo, così santificando il nome di Dio. Aiutaci Signore a dare come Cristo diede tutto se stesso per la Tua gloria.

"Non a noi, Signore, non a noi. Anzi al tuo Nome, da' gloria, per la tua benignità e verità" (Salmo 115:1)

La notte buia dell'anima

la notte buia dell'animaNella vita di ognuno di noi prima o poi capita di attraversare il deserto. La sofferenza interiore o fisica, propria o di persone a noi care, sembra travolgerci fino a lasciarci quasi svuotati e senza forze. Può capitare di sentire il fondo e di provare quella debolezza estrema per la quale un uomo vorrebbe lasciarsi andare. Questo accade perchè siamo fragili e tutti sottoposti alle intemperie di questi giorni malvagi. Non abbiamo la presunzione di capire tutto; ma abbiamo la certezza che Cristo cammina con noi. Perchè siamo vasi di terra ma pure fedele è Colui che ha detto: "Io non ti lascerò, e non ti abbandonerò. Talchè possiam dire in confidanza: il Signore è il mio aiuto ..." (Ebrei 13:5-6). Cristo Gesù ha sparso il suo sangue in croce per noi e per amore verso noi ha dato tutto se stesso. Come potrebbe ora dimenticarsi dei suoi figliuoli?! riscattati a prezzo della vita?! Ci sono momenti in cui la medicina e la scienza si fermano e solo la fede può continuare a camminare, perchè Cristo è la vita e la resurrezione; "e per le sue lividure noi abbiamo ricevuta guarigione" (Isaia 53:5). L'apostolo Paolo guidato dallo Spirito Santo scriverà: "Essendo in ogni maniera afflitti, ma non però ridotti ad estreme distrette; perplessi, ma non però disperati; perseguitati, ma non però abbandonati; abbattuti, ma non però perduti" (2 Corinzi 4:8-9). Stai attraversando la notte buia dell'anima? volgi lo sguardo a Cristo, resta attaccato alla Croce ed Egli sarà il tuo Alto soccorso. 

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Quando i demoni e la morte fuggivano...

quando i demoni e la morte fuggivano ..."Maledetto sia l'uomo che si confida nell'uomo, e mette la carne per suo braccio, e il cui cuore si ritrae dal Signore" (Geremia 17:5). In tutta la Bibbia, Iddio chiama sempre l'uomo a confidare nel suo creatore. E nel progetto divino dedicato alla riconciliazione dell'uomo al Padre, viene offerto Cristo, unica Via, aperta a tutti gratuitamente, per grazia; Via di giustificazione, Via di riconcilizione e Via di salvezza per la Vita eterna. Gli Atti degli Apostoli ci descrivono i primi 30 anni della Chiesa di Cristo. Un primo nucleo a Gerusalemme, investito della missione: "e mi sarete testimoni ... infino alle estremità della terra" (Atti 1:8); ripieno di potenza allorquando "tutti furono ripieni dello Spirito Santo" (Atti 2:4). Il fuoco della pentecoste divampa e se Dio cammina in mezzo al suo popolo chi può fermarlo?! Uomini poveri, senza nulla, senza organizzazione, senza soldi, senza mezzi, perseguitati, scherniti, ma pure forti in Cristo e fonti d'acqua viva, di benedizione e salvezza per gli altri. Il vento impetuoso che soffia spande la testimonianza, da Gerusalemme alla Giudea, poi la Samaria, l'Etiopo si converte (Africa); ancora l'Antiochia e poi l'Impero Romano con il primo viaggio missionario di Paolo, la Grecia e tutta l'area mediterranea. Tutto questo dalla "pietra angolare", Cristo e da uomini salvati per grazia e poi completamente arresi nelle sue mani, al punto di poter affermare: "Io son crocifisso con Cristo; e vivo, non più io, ma Cristo vive in me" (Galati 2:20); per questo, "or noi abbiamo la mente di Cristo" (1 Corinzi 2:16). Uomini e donne, discepoli di Cristo, appartati, in comunione di santità col Padre; servi arresi, fedeli, nel mondo ma non del mondo. Senza risorse, senza mezzi, senza strategie, pianificazioni, senza immobili, senza dipartimenti, senza orgoglio, senza arroganza ... ma ripieni di Spirito Santo. E Dio operava nel loro mezzo segni, miracoli, prodigi, i morti resuscitavano ed i demoni fuggivano perchè sapevano di trovarsi davanti ad uomini di Dio! Uomini che potevano guardare in faccia la disperazione, la malattia e la morte senza alcun timore perchè Cristo era resuscitato ed Egli era già la loro vittoria. Al contrario, vediamo oggi denominazioni e gruppi religiosi fondati sull'uomo, presi dai programmi umani, da questioni immobiliari, dalla creazione di strutture faraoniche ... piuttosto che creare dipartimenti, dipartitevi dal confidare in voi stessi. Per questo, la potenza di Dio non si manifesta più, falso fuoco, falso entusiasmo e intrattenimento prendono il posto dell'opera genuina dello Spirito Santo; e le contese crescono ed il deserto avanza. Anzichè evangelizzare il mondo, è il mondo ad essere entrato nelle chiese; adesso è anche salito a predicare. Questo non ci meraviglia più di tanto, perchè il Signore ci ha già messi in guardia (Matteo 24:23 e ss.). Ma dove sono gli uomini di Dio attaccati alla vecchia croce? dove sono gli uomini di Dio che rifiutano il compromesso ed alzano la loro voce contro questi lupi rapaci che vagano nelle chiese? (anzichè accarezzarli); che "rivoltano" i tavoli di questi mercanti nel tempio? "Or Iddio giudica què di fuori; ma togliete il malvagio d'infra voi stessi" (1 Corinzi 5:13). "Giudicate voi, s'egli è giusto nel cospetto di Dio, di ubbidire a voi , anzi che a Dio. Poichè, quant'è a noi, non possiamo non parlare le cose che abbiamo vedute, ed udite" (Atti 4:19-20).   

La nostra Pasqua

la nostra pasqua è CristoLa nostra Pasqua è Cristo. Il passaggio da una vita morta nelle vie del mondo ad una nuova vita in Cristo. Per questo Paolo dice: "e vivo, non più io, ma Cristo vive in me" (Galati 2:20). La questione non si risolve allora con un giorno, con una data o una ricorrenza. Il cristiano è un uomo o una donna completamente arreso/a a Cristo, trasformato in modo radicale che in ogni tempo, anche nel deserto e nella tempesta, continua a camminare per fede, sapendo per esperienza e per la potenza dello Spirito Santo dimorante in lui/lei che Dio è fedele e cammina sempre con il suo popolo. Perchè noi che abbiamo creduto, che siamo stati giustificati, rigenerati, riconciliati e santificati per la grazia di Cristo, noi siamo Suo popolo eletto, appartato, pellegrino e forestiero in terra ma in marcia verso il Padre. "Seguitando verità in carità, cresciamo in ogni cosa in colui che è il capo, cioè in Cristo" (Efesi 4:15).  

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