Pentecostali nel mondo

Roma, Lunedì 21 Aprile 2025 04:50

Guarigioni, segni e prodigi

guarigioni, segni e prodigiPoiché io, l’Eterno, non muto…” (Malachia 3:6). “Gesù Cristo è lo stesso ieri, ed oggi, e in eterno” (Ebrei 13:8). Dio è il creatore dell’universo ed ogni essere vivente. Egli è il Signore di ogni cosa e di ogni legge che domina il mondo. “Le cose impossibili agli uomini, sono possibili a Dio” (Luca 18:27). Per questa ragione Egli è sovrano ed il Suo soffio può mutare ogni tempo ed ogni vita. Dal Vecchio al Nuovo Testamento, il sovrannaturale ha accompagnato il popolo di Dio. Le acque si aprono, il fuoco e le nubi si adoperano per proteggere, le piaghe si abbattono, le onde ed i venti obbediscono, i demoni fuggono, le folle sono sfamate da due pesci e cinque pani, i ciechi recuperano la vista, i morti resuscitano. La chiesa apostolica conosceva bene questo manifestarsi divino e amava Dio di puro cuore, accostandosi con santo timore e tremore all’eccellenza di Cristo. E i Suoi “servitori” erano testimoni oculari delle “guarigioni”, dei “segni” e dei “prodigi”; “e dopo che ebbero pregato, il luogo ove erano radunati tremò; e furono tutti ripieni dello Spirito Santo, e parlavano la parola di Dio con franchezza” (Atti degli Apostoli 4:29-31). In sintesi: Tutti Servitori di Cristo che Pregavano. A fronte di questa condizione di santità e di pari consentimento, Dio operava potentemente. Le manifestazioni della gloria di Dio seguivano la santità di uomini che erano stati PRIMA al Calvario e poi sull’alto solaio. Perché oggi le nostre chiese non tremano più per i segni  della potenza di Dio? oppure tremano per manifestazioni false, carnali, apparenti, emotive? Quanti falsi profeti/profetesse in giro, falsi apostoli/apostolesse, visionari, gente che raccoglie la credulità popolare per propria vanagloria, per creare consensi e riempire cattedrali nel deserto, gente che stima la Parola di Cristo utile per raccogliere soldi per proprio guadagno … Proviamo gli spiriti se sono da Dio (1 Giovanni 4:1) e chiediamo a Dio discernimento e sapienza ed in ogni dubbio preghiamo perché la Sua luce possa guidarci in ogni scelta. Cari fratelli e sorelle in Cristo, non è tempo di correre a destra e sinistra in cerca di santoni e di segni. Teniamo ferma la nostra vocazione, riguardando Cristo, esempio perfetto, tenendo alta la lampada della Parola di Dio e chiedendo al Padre quell’olio dello Spirito Santo che possa condurci fedeli per la Via della Verità verso la Vita eterna. A Dio sia la gloria.

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Cristo: unica Via, unica Verità per una sola fede

Cristo: unica Via, unica Verità per una sola fedeIo sono la via, la verità e la vita, nessuno viene al Padre se non per mezzo di me (Giov. 14:6). Il cristianesimo secondo la Parola di Dio è una dottrina esclusiva: Cristo è la verità assoluta e l’unica; oltre Cristo, nessuna altra verità e nessuna possibilità di conoscere Dio. E il compito dei cristiani e della chiesa è diffondere il Vangelo e indicare Cristo cioè  l’unica via per conoscere Dio. Cristo è la “pietra angolare” e la Parola di Dio ci svela l’universo di ogni tempo, passato, presente e futuro; così essa Parola è esaustiva, definitiva e sufficiente alla salvezza di ogni uomo. Per questa ragione, l’apostolo Paolo scrive: “Ma quand’anche noi, quand’anche un angelo del cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che v’abbiamo annunziato, sia egli anatema” (Galati 1:8). Alla luce di queste Scritture, nessun compromesso e nessun ecumenismo è possibile; chi vuole autenticamente essere cristiano deve abbracciare la Via e la Verità di Cristo secondo la dottrina della Parola di Dio. E la verità è alla portata di tutti gli uomini “poiché Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo unigenito Figliuolo affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia la vita eterna” e poi perché secondo le parole di Gesù “se alcuno mi ama, osserverà la mia parola” ed “il Consolatore, cioè lo Spirito Santo, il quale il Padre manderà nel nome mio, esso v’insegnerà ogni cosa” (Giovanni 14:23-26). Questo significa che la verità cristiana dell’Evangelo è “aperta” a tutti, accessibile all’umanità di ogni tempo. Sostenere cose diverse, significherebbe non credere nella Parola di Dio e contrastare l’Evangelo della grazia. E neppure la “buona fede” trova spazio ed anzi è avversata dall’apostolo Paolo che riprende i giudei perché “hanno zelo di Dio, ma non secondo conoscenza” (Romani 10:2) e perché soltanto Cristo è giustizia per ogni credente. Diversamente, si dovrebbe sostenere che la Parola di Dio può indurre in errore e che Dio non è stato chiaro nella Sua Parola; ma così non è perché “ciò che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, perciocché Iddio l’ha manifestato loro. Poiché le cose invisibili d’esso, la sua eterna potenza, e deità, essendo fin dalla creazione del mondo intese per le opere sue, si vedono chiaramente, talché sono inescusabili” (Romani 1:19-20). “E se il nostro Vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, per gli increduli …” (2 Corinzi 4:3). Invece, chiunque vuole può "prendere" dell'acqua della vita di Cristo e ricevere la verità che rende liberi; ecco perchè la vera Chiesa di Cristo è formata da credenti di ogni razza, di ogni lingua e provenienti da diverse culture e religioni. I credenti, seppure distanti, sono uniti nella preghiera con fratelli iraniani, siriani, afgani, iracheni, arabi, ebrei, africani, indiani, cinesi, ecc., perchè in ogni Paese l'Eterno ha raccolto un popolo fedele alla verità dell'Evangelo. “… grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesù, il nostro Signore” (2 Pietro 1:1-2). 

https://www.youtube.com/watch?v=9jiq3N3dJUQ

(Testimonianza di un ex rettore e missionario cattolico)

Ritorno all’alto solaio

Ritorno all'alto solaioE come il giorno della Pentecoste fu giunto, tutti erano insieme di pari consentimento (…). Ed apparvero loro delle lingue spartite, come di fuoco; e ciascuna d’esse si posò sopra ciascun di loro. E tutti furono ripieni dello Spirito Santo, e cominciarono a parlar lingue straniere, secondo che lo Spirito dava loro a ragionare” (Atti degli Apostoli 2:1-4). Erano intorno a 120 discepoli;  in obbedienza alle parole di Gesù, erano rimasti in Gerusalemme a pregare “di pari consentimento” nell’alto solaio. E Dio risponde all’ubbidienza ed alla preghiera perseverante di questi uomini semplici ed adempie qui la Sua promessa e battezza “tutti” con lo Spirito Santo. Quegli uomini semplici scuoteranno il mondo, non per forza né per potenza umana, ma per lo Spirito di Dio. E nonostante le persecuzioni e le tribolazioni, la chiesa “aveva pace, essendo edificata e camminando nel timor del Signore, e nella consolazione dello Spirito Santo, moltiplicava” (Atti 9:31) ed “i discepoli erano ripieni di allegrezza e di Spirito Santo” (Atti 13:52). In questi passi, vediamo lo Spirito Santo all’opera in una chiesa consacrata, appartata in una preghiera perseverante e di fede; una chiesa che si muove in intimità con Dio e che Dio approva, benedice e fortifica. Veniamo ai nostri tempi. Qual è lo stato spirituale delle nostre chiese? Sono più vicine a Gerusalemme o a Babilonia? (simbolo del peccato, della malvagità, della confusione e della religiosità apparente). Qual è lo stato spirituale di ciascun credente? La mondanità si è insinuata e spesso ha preso il sopravvento; i culti sono freddi, ridotti a poco più di un’ora alla settimana, dove la musica ed il canto si sono “allargati” e sono diventati intrattenimento, le prediche più o meno tiepide e la preghiera ridotta nell’angolo dei 10 minuti, giusto per salvare le forme del rito. E parliamo di chiese pentecostali che dovrebbero essere formate da credenti. Movimenti pentecostali che non si muovono più, perché lo Spirito Santo si è dipartito non avendo più la libertà di muoversi in mezzo a tanta mondanità. Nei secoli passati, ogni secolo ha avuto il suo risveglio. Molti servitori fedeli ci hanno lasciato; pensiamo, in riferimento a questi ultimi tempi, ad Aiden W. Tozer, Martyn Lloyd Jones, Leonard Ravenhill, Charles Greenaway, David Wilkerson, Francesco Toppi, ecc., ma Dio è fedele ed in ogni tempo apparta degli uomini di preghiera e di risveglio, “fermi nel Signore”. Questo mondo va alla deriva e verso la perdizione. E questa generazione ma anche noi credenti e le nostre chiese, tutti abbiamo bisogno di tornare nell’alto solaio; tutti abbiamo bisogno di profondo ravvedimento, preghiera e soprattutto che lo Spirito Santo torni a muoversi in mezzo al Suo popolo. Non ci sono altre vie, non c’è altra speranza se non in Cristo e di avere, per la Sua misericordia, un nuovo risveglio. Nel passato Dio ha parlato ed ha operato; ed Egli è lo stesso, ieri, oggi ed in eterno: cosa impedisce che Dio continui a parlare ed operare ancora oggi?! Non servono metodi, tecniche, strategie, programmi umani ma preghiera, fede, consacrazione, perseveranza. Ora al presente Signore “concedi ai tuoi servitori di parlare la Tua Parola con ogni franchezza; porgendo la Tua mano, affinché si facciano guarigioni, e segni, e prodigi, per il nome del Tuo santo Figliuolo Gesù” (Atti 4:29-30). E possa il vento dello Spirito Santo tornare a soffiare sulle chiese e sulle nostre vite facendo“tremare” le nostre comunità al cospetto dell’Eterno e così ritrovare quel primiero zelo della chiesa apostolica. Aiutaci, oh Signore, a ritrovare una preghiera apostolica, una fede apostolica ed una potenza apostolica.  

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Priorità, scelte e conseguenze

Priorità, scelte e conseguenzeLa vita per sua natura ci chiama continuamente a fare delle scelte; ed ogni scelta, anche quella non fatta lasciando scorrere le cose, produrrà delle conseguenze; e così si va avanti e ciascuno di noi cammina in questo tempo. Cosa dice a questo proposito Gesù? cosa ci consiglia? "cercate PRIMA il regno di Dio e la sua giustizia" (Matteo 6:33). Questa è o dovrebbe essere la priorità di ogni uomo: conoscere Dio, amare Cristo, camminare in ubbidienza e consacrazione secondo gli insegnamenti della Parola di Dio; in semplicità ed onestà. Se leggiamo il passo di Matteo 6 (sermone sul monte) vediamo come proprio partendo dalla vita di tutti i giorni e dalle necessità materiali degli uomini, Gesù spiega che la scelta migliore è cercare prima Dio e vivere con Lui in comunione; cioè il Signore sa di cosa abbiamo bisogno perchè noi siamo sue creature; e se noi ci affidiamo a Lui, Egli provvederà perchè prenderà ogni nostro peso. Perchè questa società è violenta, malata, depressa, povera... ? perchè pone l'uomo al centro, perchè in modo arrogante pensa di essere autosufficiente e di poter fare ogni cosa, dimenticando Dio. Gesù è la Via, la Verità e la Vita. Scegliere Cristo significa scegliere la vita; ogni altra strada è morte. "Ma Gesù gli disse: Seguitami, e lascia i morti seppellire i loro morti" (Matteo 8:22). Per dare la vita, Cristo è morto in croce; ma Egli è risorto ed ancora oggi rivolge questo invito ad ogni uomo, ad ogni donna, giovani, anziani, di ogni popolo, di ogni terra, di ogni lingua. Dio non ha riguardi personali perchè la Croce, nella sua profondità, tocca tutti di ogni tempo;  per TUTTI è l'invito ancora oggi attuale: "Non temere, credi solamente" (Marco 5:36). 

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Voi siete la lettera di Cristo

Voi siete la lettera di Cristo"Or ringraziato sia Iddio, il quale fa che sempre trionfiamo in Cristo, e manifesta per noi in ogni luogo l'odore della sua conoscenza. Perciocchè noi siamo il buono odore di Cristo a Dio, fra coloro che son salvati, e fra coloro che periscono (...) essendo manifesto che voi siete la lettera di Cristo ... scritta, non con inchiostro, ma con lo Spirito dell'Iddio vivente; non in tavole di pietra, ma nelle tavole di carne del cuore. Or una tal confidanza abbiamo noi per Cristo presso Iddio. Non già che siamo da noi stessi sufficienti pure a pensar cosa alcuna, come da noi stessi; ma la nostra sufficienza è da Dio; il quale ancora ci ha resi sufficienti ad esser ministri del nuovo patto, non di lettera, ma di spirito; poichè la lettera uccide, ma lo spirito vivifica (II Corinzi 2:14-15; 3:3-6).

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