Il Leone della tribù di Giuda
"Non piangere; ecco il Leone, che è della tribù di Giuda, la Radice di Davide, ha vinto, per aprire il libro, e sciogliere i suoi sette suggelli" (Apocalisse 5:5). Nella persecuzione e profonda sofferenza del primo secolo dei cristiani, il Signore chiama l'apostolo Giovanni sull'isola chiamata Patmo e consola i suoi figliuoli con parole d'amore e di certezza. L'Apocalisse ha in sè tutti i tempi, fino alla fine del mondo: era un messaggio per quel tempo della scrittura, è un messaggio ancora oggi per noi ed è un messaggio per le generazioni a venire, fino a quando Dio vorrà. L'Apocalisse ci mostra il trionfo di Cristo, il Cristo della gloria, "poichè da lui, e per lui, e per amore di lui, son tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno" (Romani 11:36). Possono venire malattie, venti di guerra, tempeste, crisi finanziarie ... qualunque cosa accada, Dio ha tutto sotto controllo. L'opera della salvezza passa da Israele che ha dato il bambino al mondo. Cristo è morto, ha pagato il prezzo della riconciliazione (Romani 5:1) per tutti noi peccatori ed è risorto, per essere il Vivente nel nostro mezzo. Chiunque tu sia: non piangere!, non abbatterti, Cristo ha già vinto anche per te. Se attraversi una condizione difficile, non rassegnarti, non piangerti addosso, ma reagisci, grida a Cristo, grida al Creatore, leggi la Parola di Dio, credi, conosci Cristo e servi Cristo secondo l'Evangelo della grazia. Se Dio si è usato di Israele per portare il bambino al mondo, la chiesa è chiamata a servire e testimoniare di Cristo al mondo. Non piangere ma gioisci dell'amore di Cristo, trova pace e forza nella "radice e la progenie di Davide; la stella lucente e mattutina" (Apocalisse 22:16).
"E lo Spirito e la sposa dicono: Vieni. Chi ode dica parimenti: Vieni. E chi ha sete, venga; e chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita" (Apocalisse 22:17).
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