Pentecostali nel mondo

Roma, Domenica 22 Dicembre 2024 07:03

Andiamo! Camminiamo per la VIA

Camminare per la Via di Cristo"Così ha detto il Signore degli eserciti: Ancora avverrà che popoli, ed abitanti di molte città, verranno; e che gli abitanti d'una città andranno all'altra, dicendo: Andiam pure a far supplicazioni al Signore, ed a ricercare il Signore degli eserciti; anch'io vi andrò" (Zaccaria 8:20-21).

Il Libro del Profeta Zaccaria, rispetta un criterio che attraversa tutta la Parola di Dio: l'essere un messaggio di potenza, di speranza e di profezia per gli uomini del tempo (siamo intorno al 520 a.C.) ma anche per le generazioni a venire ed ancora per noi oggi. E' un richiamo a non lasciarsi andare, a non cedere alle lusinghe ed alla corruzione del mondo; è un richiamo alla fedeltà verso il Creatore del Cielo e della Terra, soprattutto in visione (al tempo di Zaccaria come di Aggeo) della venuta del Messia. Dio non dimentica il suo popolo amato, secondo la promessa fatta a Davide. E quelle promesse sono ancora oggi valide. C'è un popolo che è il popolo di Dio eletto per Grazia, composto da tutti coloro che hanno accettato Cristo come proprio Signore e Salvatore. Un popolo riscattato perchè acquistato con il sangue di Cristo e la redenzione della Croce. Questo popolo di Cristiani è in cammino per la Via. Al tempo che il Signore ha stabilito, il popolo di Israele riconoscerà nel Cristo della Croce il Messia che ancora attende. Talchè il popolo eletto per Grazia (Cristiani) ed il popolo amato ed eletto dalle origini, progenie di Abramo, diverranno un unico popolo in Cristo alla gloria di Dio Padre.

Questo è il tempo di camminare per la Via della Verità; è il tempo di ricercare la presenza del Signore e testimoniare il buon profumo di Cristo.

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Ultimi Tempi - Tempi Profetici

Ultimi Tempi - Tempi ProfeticiUltimi tempi - Tempi profetici

"Benedetto sia il Re che viene nel nome del Signore".

"E come egli fu presso della città, vedendola, pianse sopra lei ...".

"poichè tu non hai riconosciuto il tempo della tua visitazione" (Luca 19, versi 38, 41 e 44).

 

I tempi che stiamo vivendo sono particolarmente bui, le tenebre sembrano prevalere e il sentimento comune è quello di scoraggiamento di fronte alle avversità. Ma il mondo è sempre stato un movimento disordinato, come acque in balia della tempesta. Il vero problema è la Chiesa che in questi ultimi tempi è diventata "sonnacchiosa", un pò come le dieci vergini della parabola (Matteo 25:5). Ma il Signore è fedele, Egli ha preservato il suo popolo e oggi c'è come una azione di scuotimento, perché dobbiamo riconoscere questo tempo; è un richiamo forte a tornare a Cristo, al primiero amore. Dobbiamo rileggere il Libro del Profeta Aggeo perchè è quanto mai per noi oggi. "Così ha detto il Signore degli eserciti: Ponete mente alle vie vostre" (Aggeo 1:7); "fortificatevi ancora voi, o popol tutto del paese, dice il Signore; e mettetevi all'opera; poichè io sono con voi, dice il Signore degli eserciti" (2:4). E' vero, i tempi sono difficili ma la luce di Cristo ha già vinto le tenebre. Il Signore viene! E se da un lato, il male sta scatenando tutte le forze del male, dall'altro, l'amore e la potenza di Dio si manifestano con l'ultima pioggia dello Spirito Santo. Il nostro combattimento non è contro sangue e carne ma spiriti e potestà (Efesi 6:12) e dunque abbiamo bisogno della completa armatura di Dio. Non si tratta di andare a qualche riunione di culto e riscaldare una sedia bensì di vivere la potenza del fuoco dello Spirito Santo che scende. E lo Spirito sta scendendo, molti giovani sono arresi e coinvolti nell'esercito di Dio. L'ultima pioggia, l'ultimo risveglio prima della venuta del Maestro. La gloria di Dio sta illuminando il suo popolo eletto e l'Agnello è il suo luminare perché la Chiesa è stata edificata su Cristo e le porte dell'Ades non la potranno vincere. A Dio tutta la gloria.

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Cristo unico Mediatore ed unica Via

Cristo unica Via"Poiché vi è un solo Dio, ed anche un solo Mediatore di Dio, e degli uomini: Cristo Gesù uomo. Il quale ha dato se stesso per prezzo di riscatto per tutti ..." (1 Timoteo 2:5-6).

Una umanità schiava del peccato è morta due volta: una volta in questa vita ed una volta nella eternità a venire. E' un punto fermo ed anche un punto di partenza quello specificato dall'apostolo Paolo: "il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna, in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 6:23). Con l'inizio del nuovo anno, Dio ci aiuti a dedicare più tempo alle cose del Signore, più tempo per la meditazione della Parola di Dio, più tempo in preghiera, più consacrazione. Dio ci aiuti a mettere in pratica i suoi insegnamenti, ad attenerci alla sana dottrina, in santità ad imitazione di Cristo, accostandoci a Dio con "timore e tremore", che non è paura ma consapevolezza e riguardo di chi siamo noi e chi è Lui. Dio ci aiuti ad usare pensieri, gesti e parole con la sapienza dello Spirito Santo. Dio ci aiuti a praticare la carità, la testimonianza, l'evangelizzazione, con pienezza di fede e sobrietà. Dio ci aiuti a non seguire le mode di questo mondo create da gente spiritualmente morta per il proprio tornaconto e per sollevare confusione. Come ben disse Giovanni Battista "conviene che egli cresca e che io diminuisca" (Giovanni 3:30); Cristo in me fonte di vita eterna. Ogni cosa è compiuta dalla potenza di Dio. Andiamo avanti riguardando la meta, combattendo il buon combattimento della fede, perchè Dio è con noi e cammina con il suo popolo. E' semplice? sarà semplice? No, sono e saranno tempi difficili ma c'è una promessa che non verrà mai meno e che ci accompagna nel cammino: "Or ecco, Io sono con voi in ogni tempo, infino alla fine del mondo. Amen" (Matteo, ultimo capitolo, ultimo verso).   

Il mio aiuto verrà dal Signore

il mio aiuto verrà dal Signore

  "Io alzo gli occhi ai monti, per vedere da dove mi verrà l'aiuto. Il mio aiuto verrà dal Signore che ha fatto il cielo e la terra"

Salmo 121

E' la domanda che prima o poi, nei momenti di difficoltà, viene alla mente: a chi posso chiedere aiuto? Nel Salmo 121 abbiamo la perfetta risposta: il migliore aiuto che possiamo ricevere viene dall'alto, viene dal Signore. Gli uomini sono come il vento e le delusioni più forti vengono sempre dalle persone più vicine a noi, siano esse familiari o anche fratelli in fede. Perchè questa è la natura umana il cui cuore è insanabilmente malvagio. Gesù stesso fu odiato, disprezzato, rifiutato, schernito, tradito e venduto dal suo popolo, dai suoi familiari e dai suoi apostoli. Nell'ora più buia, per fede alziamo gli occhi a Dio e rimettiamo a Lui ogni peso; e per fede, crediamo che Egli sarà il nostro soccorritore ed il nostro aiuto, al tempo giusto. Questo non significa necessariamente che tutto si risolverà all'istante. Ma significa che abbiamo rimesso ogni cosa nelle sue mani ed accettiamo la volontà di Dio. Paolo esprime meravigliosamente questa attitudine di fede: "Poiché nessuno di noi vive a se stesso, nè muore a se stesso. Poichè, se viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo al Signore; dunque, o che viviamo, o che moriamo, siamo del Signore" (Romani 14:7-8). Qualunque cosa accada, non ti scoraggiare e non ti spaventare, alzati e cammina per la Via di Cristo, con Cristo al tuo fianco (Matteo 28:20). Come stranieri che attraversano una terra ostile ed in guerra, combattiamo il buon combattimento della fede, proclamando il tempo della grazia ed il buon profumo di Cristo, riguardando alla meta che attende il popolo di Dio.   

Per qualsiasi necessità:

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Servendo Cristo in questo tempo

servendo Cristo"... poiché mi proposi di non sapere altro fra voi, se non di Gesù Cristo, ed esso crocifisso".

(1 Corinzi 2:2)

La scrittura di questo articolo ha richiesto più tempo del solito, più approfondite riflessioni per esprimere un contenuto di maggiore fedeltà al pensiero dell'autore. L'apostolo Paolo ha su di sè le cicatrici dell'essere cristiano. Ha personalmente ricevuto da Dio una chiamata, una Parola, l'Evangelo della Grazia, La Via, La Verità e La Vita; e tutto è racchiuso in Cristo. Egli sa che "tutto è compiuto" (Giovanni 19:30), che la Vita è unicamente nel nome di Cristo (Giov. 20:31), che è stato "posto per la difesa dell'evangelo" (Filippesi 1:17), che per il mondo "la parola della croce è pazzia" (1 Corinzi 1:18) e che la chiamata comporta anche solitudine, afflizioni e combattimento (2 Timoteo 4:5-7). Tribolazioni nella carne e nello spirito che non vengono solo dal mondo ma ancora di più dal seno della chiesa dove si consumano divisioni e maldicenze, dove la carnalità è una continua tentazione, e dove nascono false dottrine (Galati cap. 1). Paolo dimostra una piena consapevolezza di tutto questo perchè ha afferrato la Verità di Cristo "nostra pasqua ... immolata per noi" (1 Corinzi 5:7). Ecco allora il ragionamento di Paolo. Ho conosciuto Cristo, mio personale salvatore, ho conosciuto l'eccellenza della Parola, ho reputato il mondo tanta spazzatura al cospetto di Dio (Filippesi 3:7-8), per questo non voglio sapere altro se non di CRISTO: e nella comunione delle sue sofferenze essere reso conforme alla sua morte per conoscere ancora di più Cristo e la potenza della resurrezione (Filippesi 3:9-13).

Il verso di Paolo sia centrale anche nella nostra vita. Intorno a noi ci saranno sempre mille voci che tenderanno a portarci in confusione e spiritualmente su un'altra via. Riguardiamo a Cristo in ogni circostanza. Ma in quale modo? ce lo dice Giovanni Battista: "Conviene che egli cresca e che io diminuisca" (Giovanni 3:30). Anche vicino a noi, nelle nostre famiglie, nelle nostre chiese ci saranno occasioni di tentazioni, combattimenti e amarezze ma riguardiamo a Cristo. Al tavolo della cena c'è anche chi rinnega (Pietro), chi tradisce (Giuda), ma cosa può essere più bello ed importante del riguardare a Cristo?!

In conclusione. Anche in questi tempi così difficili e tempestosi, proponiamoci di guardare sempre e comunque a Cristo, la roccia dei secoli, al fine di essere trovati fedeli al suo tempo.

Dio ci benedica tutti insieme.

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