Il Libro dei Giudici. Un richiamo al popolo di Dio di questi giorni.
“Io non annullerò giammai in eterno il mio patto con voi. Ma voi altresì non patteggiate con gli abitanti di questo paese; disfate i loro altari; ma voi non avete ubbidito alla mia voce; che cosa è questa che voi avete fatta?” (Giudici 2:1-2). Il Signore aveva dato un nuovo paese ai figliuoli d’Israele e conoscendone il “collo duro” aveva comandato di non fare grazia alle nazioni conquistate, né di scendere a patti con loro. Invece, disubbidendo alla Parola di Dio, non solo non allontanarono gli abitanti ma iniziarono a “patteggiare”, a convivere, ad accettare i loro idoli e quindi la contaminazione delle cattive compagnie che corrompono i sani insegnamenti. Questo è quello che sta avvenendo nelle nostre chiese: tanti credenti che si raffreddano quanto alla fede, che allentano l’ubbidienza alla Parola, che iniziano ad assomigliare al mondo. “Così, perciocché tu sei tiepido, e non sei né caldo e né freddo, né fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca” (Apocalisse, 3:16). Il Signore oggi sta parlando al suo popolo, perché Egli resta fedele e legato a quel popolo che ha acquistato al prezzo del sangue di Cristo. Ma il suo popolo è richiamato a non “patteggiare” con il mondo, a non confondersi con il mondo intorno. I credenti sono oggi richiamati ad una maggiore consacrazione, ad una vera santificazione; richiamati ad essere “sale della terra” e mostrare una testimonianza verace, degna dell’Evangelo di Cristo. Maranata.