Rimanere fedeli in tempi difficili. Dal primo tempio al terzo tempio. Ultima parte
Rimanere fedeli in tempi difficili. Dal primo tempio al terzo tempio (Ultima Parte)
Vediamo ora come quanto detto nella parte 1 e 2 può essere accostato a questi nostri giorni.
Nel primo Tempio, la gloria (Shechinah) di Dio.
Nel secondo Tempio un senso di solitudine e di amarezza. Ma Dio interviene dicendo: “io riempirò questa Casa di gloria … L’argento è mio, e l’oro è mio … Maggiore sarà la gloria di questa seconda Casa, che la gloria della primiera .. ed io metterò la pace in questo luogo” (Aggeo 2:7-9).
Infatti, in questo secondo Tempio entrerà la gloria di Cristo che traccerà La Via, La verità e La Vita (Giovanni 14:6), la redenzione attraverso la grazia e Colui che dirà all’umanità: “abbiate pace in me; voi avrete tribolazioni nel mondo; ma state di buon cuore, io ho vinto il mondo” (Giovanni 16:33).
Cristo è stato anche l’ultimo sacrificio - la nostra pasqua immolata per noi (1 Corinzi 5:7) - perché alla sua morte, reso lo spirito, “la cortina del Tempio si fendé in due, da cima e fondo” (Marco 15:38). E poi nel 70 d.C. il Tempio viene distrutto dai romani.
Oggi, noi credenti siamo il Tempio dello Spirito Santo, la Chiesa, il popolo di Dio acquistato al prezzo del sangue della Croce; noi siamo il corpo di Cristo (1 Corinzi 6:19-20).
Purtuttavia, è un tempo di sofferenza anche per i cristiani, sia fisica che spirituale. Pur essendo di Cristo, siamo ancora in questo corpo che vacilla e soffre come tutti, gli affanni, le mancanze, le malattie, lo scoraggiamento, giorno per giorno. Per di più, assistiamo a tanta sofferenza intorno a noi, alle nostre chiese che si svuotano, alla magrezza spirituale, alla mancanza della potenza dello Spirito Santo all’opera: dove sono oggi i profeti, i guaritori, le manifestazioni potenti dello Spirito Santo di cui Paolo parla in 1 Corinzi cap. 12?! Troppo spesso siamo inondati da fiumi di parole senza carità, senza potenza; Paolo dice: non voglio sapere altro se non di Cristo e di Cristo crocifisso (1 Corinzi 2:2), “e la mia parola, e la mia predicazione non è stata con parole persuasive dell’umana sapienza; ma con dimostrazione di Spirito e di potenza. Affinché la vostra fede non sia in sapienza d’uomini, ma in potenza di Dio” (versi 4-5).
Eppure, non è questo il tempo di abbattersi, anzi di fortificarsi nell’opera dello Spirito Santo e quelle parole … “mettetevi all’opera io sono con voi” (Aggeo 2:4), sono ancora oggi per noi, perché questo nostro Tempio conoscerà una gloria maggiore della primiera, perché noi Lo vedremo faccia a faccia. Come il secondo Tempio ha visto Cristo, noi siamo il terzo Tempio che vedrà l’Eterno (Elohim) faccia a faccia (1 Corinzi 13:12, Ebrei 12:14).
“Nel rimanente, fratelli, rallegratevi, siate ristorati, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, e state in pace; e l’Iddio della carità, e della pace sarà con voi” (2 Corinzi 13:11).
“Or ecco, io son con voi in ogni tempo, infino alla fine del mondo. Amen” (Matteo, ultimo capitolo, ultimo verso).
Gianfranco Annino
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.