Cristo, l’offerta al Padre per l’umanità (parte 1)
“Il quale, essendo in forma di Dio, non reputò rapina l’essere uguale a Dio. E pure annichilì se stesso, presa forma di servo, fatto alla somiglianza degli uomini; e trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, essendosi fatto ubbidiente infino alla morte, e la morte della croce (…) e che ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre” (Filippesi 2:6-11). Quello che noi traduciamo “annichilì” deriva dal greco kenosis che indica lo svuotare. Cristo Gesù, pur essendo Dio (Giovanni 10:30), non rimase arroccato nella propria Maestà ma si svuotò della propria essenza divina, deponendo se stesso al Padre quale sommo sacrificio del riscatto, della giustificazione e della riconciliazione (Romani 5:1). Cristo, vero Dio, lascia il trono celeste per divenire uomo, uno di noi, “uomo di dolori” (Isaia 53), per tracciare ancora la Via della Verità (Giovanni 14:6) in adempimento alla promessa delle origini (Genesi 3:15). Cristo viene tra noi, cammina, opera, testimonia del Padre, esattamente come le profezie dell’Antico Testamento avevano anticipato (Luca 24:25). E seguendo il rituale levitico, Cristo si presenta a Giovanni Battista; l’Agnello davanti all’unico sommo sacerdote (perché discendente di Aronne - Luca 1:5) per essere infine innalzato sulla croce in sacrificio al Padre per l’umanità (Isaia 53:10). Come nel rituale levitico il sommo sacerdote offre l’agnello per il popolo, Cristo – l’Agnello purissimo senza macchia – viene offerto dal sommo sacerdote rappresentato dal popolo d’Israele: “Pilato disse loro: che farò dunque di Gesù, detto Cristo? Tutti gli dissero: sia crocifisso” (Matteo 27:22); “E tutto il popolo, rispondendo, disse: sia il suo sangue sopra noi, e sopra i nostri figliuoli” (27:25). Ma dopo tre giorni, Cristo resuscita e questo ancora ci testimonia di come il Padre ha ricevuto ed accettato il sacrificio. Dopo la Via della Verità, la Vita eterna è il dono della grazia per chi crede.
A seguire, parte 2: il Cristo della gloria. Dalla resurrezione alla destra del Padre.
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