io sono restato soloio sono restato solo” (1 Re 19:14). Elia è chiamato il profeta del fuoco per come Dio lo usa potentemente per manifestare la sua gloria. Nonostante ciò, qui ritorna una costante umana: la debolezza dell’uomo, la fragilità della carne. Sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento, Dio ha sempre manifestato la sua potenza e non solo nella evidenza della maestà del creato: il Mare si apre, i malati guariscono, il fuoco scende, i morti resuscitano, i pani ed i pesci si moltiplicano, il vento e le onde si quietano … ma tanta potenza viene subito dimenticata e la paura, lo sconforto, la debolezza prendono il sopravvento. Il cammino cristiano è tutt’altro che facile; per questo, Paolo confermava gli animi de’ discepoli “confortandoli di perseverar nella fede, ed ammonendoli che per molte afflizioni ci conviene entrare nel regno di Dio” (Atti 14:22). Il cammino è fatto di tanto deserto, il popolo d’Israele lo conosce bene, i profeti lo conoscono, Giovanni Battista e anche Cristo non inizia il proprio ministero se non prima attraversando il deserto, dove lo Spirito Santo in persona lo ha condotto (Matteo 4:1). Umanamente, può allora capitare (e succede) di sentirsi soli. Soprattutto nel momento in cui vediamo tanti “grandi” uomini di Dio essere passati dall’altra parte; chi scrive ha in mente servi come Leonard Ravenhill, Aiden W.Tozer, Martyn Lloyd Jones, David Wilkerson, Charles Greenaway, Bob Jennings …; soprattutto quando vediamo la povertà spirituale in mezzo a noi, se non falsi profeti e false dottrine. Ma il Signore rispose ad Elia, come ancora oggi risponde a noi: “or io ho riserbati in Israele settemila uomini, che sono tutti quelli le cui ginocchia non si sono inchinate a Baal, e la cui bocca non lo ha baciato” (1 Re 19:18). Il verso (19) continua: “Ed Elia si partì di là”. Le sensazioni ed i sentimenti umani ci tradiranno cercando di fermarci. Ma Dio conferma che sempre mantiene vivo un popolo che lo adora e cammina in fedeltà e ci incoraggia ad andare avanti per la Via della Verità. Tanto più oggi per noi, figli della grazia, questo è l’incoraggiamento e la promessa: “Io sono con voi in ogni tempo, infino alla fine del mondo. Amen” (Matteo 28:20).   

  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.