Dio provvederà cose migliori"Ed avete dimenticata l'esortazione, che vi parla come a figliuoli: Figliuol mio, non far poca stima della disciplina del Signore, e non ti perdere d'animo quando sei da lui ripreso; perchè il Signore castiga chi egli ama, e flagella ogni figliuolo ch'egli gradisce" (Ebrei 12:5-6). Una delle fonti di dubbio per il credente è sempre rappresentato dall'attraversamento della prova. Tutti noi attraversiamo il deserto, luoghi aridi e tenebre di solitudine; allora gridiamo a Dio il nostro dolore e lamentiamo la sua assenza, provando l'angoscia di chi è dimenticato da Dio. Ma la Parola di Dio dice tutt'altra cosa. I salvati per grazia sono il frutto del sangue versato da Cristo, giammai potranno essere abbondonati o dimenticati. Noi troviamo il deserto nel Vecchio Testamento quanto nel Nuovo. Nel deserto, Dio ministra in modo diretto, esclusivo e come il vasellaio, l'Eterno forgia l'argilla riprendendola con le sue mani e passandola attraverso il fuoco per purificarla. La stessa strada fu percorsa da Cristo: "Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo" (Matteo 4:1). Dio permette il deserto e la prova non è assenza di amore ma divina presenza per "cose migliori". Quando Dio permette la prova e ci siamo dentro fino in fondo, per fede ringraziamolo perchè Egli è con noi; perchè noi siamo ancora suoi figliuoli, acquistati per il sangue dell'Agnello, ed Egli non mancherà di sostenerci e di trarci fuori, ministrandoci secondo la sua volontà in vista di cose migliori ed in vista del regno de' cieli. Qualunque cosa accada, noi siamo nelle sue mani. "Poichè a voi è stato di grazia dato per Cristo, non sol di credere in lui, ma ancora di patir per lui; avendo lo stesso combattimento..." (Filippesi 1:29-30).