"perché ella ha molto amato""...perché ella ha molto amato". Nel passo del Vangelo di Luca (cap. 7:36-50) troviamo uno degli episodi più toccanti della vita di Gesù: la peccatrice che unge i piedi di Gesù, e bagnatili con le proprie lacrime, li asciuga con i suoi capelli. L'espressione è unica, nel senso che mai Gesù si rivolgerà a qualcuno con queste profonde parole. Gesù loderà Giovanni Battista per la sua vicinanza alle cose celesti ed il centurione per la sua fede; ma l'espressione usata qui esalta questo profondo amore, incondizionato che sgorga dal cuore senza parola alcuna. Della donna, detta peccatrice, e quindi giudicata ed emarginata in quel contesto sociale, possiamo comprendere la profonda amarezza del vivere, la consapevolezza di essere peccatrice ed il ravvedimento che consegue l'incontrare il Messia. Vediamo all'opera quella grazia che sovrabbonda dove il peccato abbonda e genera un pentimento sincero che permette alla grazia di incendiare il cuore di un amore intenso e puro... "perché ella ha molto amato". Quando veramente ci si accosta a Cristo e si conosce il Redentore, non si può rimanere tiepidi di fronte a tanta divina bellezza; e le parole non servono e neppure riescono ad esprimersi; le lacrime esplodono nella nostra umanità qualcosa di incontenibile; Gesù lacrimò davanti alla tomba di Lazzaro; non per il morto che a breve avrebbe resuscitato, quanto per la freddezza di cuore di Gerusalemme. Se conosci Cristo, questo Amore ti pervade tanto in profondità da far dire a Giovanni Battista: "conviene ch'egli cresca, e ch'io diminuisca" (Giovanni 3:30); a Paolo, "Io son crocifisso con Cristo; e vivo, non più io, ma Cristo vive in me" (Galati 2:20). Possa ognuno di noi apprezzare di quale amore Cristo ci ha resi partecipi, quale profondità nella Croce!