rapporto di pace con DioSecondo la Parola di Dio, pace e riposo sono prerogative del cristiano. Soprattutto in Italia, più o meno tutti si dicono in qualche modo cristiani; eppure, non si vede pace e riposo, anzi la malinconia e la sofferenza emergono all'evidenza. Accostiamo 2 versi del Nuovo Testamento e cerchiamo di capire. Primo verso, fondamentale, centrale nella comprensione e sintesi dell'Amore di Dio attraverso il sacrificio di Cristo: "Giustificati dunque per fede, abbiamo pace presso Iddio, per Gesù Cristo , nostro Signore” (Romani 5:1). Secondo verso: “Perciò mi disgustai di quella generazione, e dissi: sono sempre traviati di cuore; ed anche non hanno conosciute le mie vie; talché giurai nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo” (Ebrei 3:10-11). La morte di Cristo è l’unica Via che ci può giustificare e riconciliare con il Padre. Il riconoscersi peccatori, malvagi e bisognosi della grazia è il primo passo necessario per attraversare per fede la Via che ci fa comparire al Padre giustificati ed accettati, cioè riappacificati con Dio. Così, noi peccatori e già nemici della Croce, entriamo in un Rapporto di Pace con Dio. Conoscere Cristo, camminare per la Via della Verità significa avere une fede consapevole, una giusta, sana e santa conoscenza della dottrina, della Parola di Dio. Il verso in Ebrei ci dice la stessa cosa ma guardando “al contrario”. Se rimaniamo nel nostro peccato, nel nostro orgoglio, nelle nostre false credenze, se non entriamo nel giusto rapporto con Dio, neppure entreremo mai nel suo riposo. Quando qualcuno mi dice di avere una grande fede, dubito subito. Allora chiedo: fede in cosa? In chi? E poi, già avere una piccola fede sarebbe grande cosa … Come possiamo avere fede, da dove viene la fede? “La fede viene dall’udire e l’udire si ha per mezzo della Parola (Romani 10:17). Dio parla ancora oggi e prima di tutto parla attraverso la sua Parola, la Bibbia, Nuovo e Vecchio Testamento. La nostra conoscenza di Dio passa attraverso la conoscenza della sua Parola. Molti si dicono cristiani ma non hanno pace e riposo nel cuore perché in realtà non hanno mai conosciuto veramente Dio per fede. La fantasia e l’illusione sono una cosa; la conoscenza dell’Iddio vivente è un’altra cosa. Per questo Gesù stesso ammonisce e mette in guardia: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore … Ma io allora protesterò loro: Io non vi conobbi giammai; dipartitevi da me, voi tutti operatori di iniquità” (Matteo 7:21-23). E’ un passo forte, perché parla di persone che si definiscono credenti, che sembrano operare per Dio ma che Gesù chiama “operatori di iniquità”. In conclusione, conoscere veramente Dio per fede ed avere la giusta dottrina secondo l’Evangelo della grazia è l’unica Via per un santo rapporto con Dio che dona all’uomo i frutti della vera pace e del vero riposo. “E la pace di Dio, la qual sopravanza ogni intelletto, guarderà i vostri cuori, e le vostre menti, in Cristo Gesù” (Filippesi 4:7). Dio ci aiuti ad avere più fede, più umiltà, più carità e una sempre maggiore conoscenza di Lui per mezzo di Cristo e dello Spirito Santo.