Il terremoto: considerazioni bibliche
Il recente terremoto ha scosso l’intero Paese. Molti di noi lo hanno vissuto in prima persona, seppure con intensità diverse a seconda della regione di permanenza. Il primo pensiero e la nostra preghiera è per tutti i familiari delle vittime. In secondo luogo, vogliamo intervenire per condividere delle riflessioni bibliche, soprattutto in risposta ai tanti dubbi che solleva la sofferenza umana ed alla ricorrente domanda, in simili eventi: "Dov’era e dov’è Dio?". Sgombriamo il campo da quelle posizioni che vorrebbero associare queste calamità all’ira di Dio. Il Creatore dell’universo, il Santo la cui gloria riempie la terra ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque creda in lui non perisca ma abbia la vita eterna (Giovanni 3:16). Nella Bibbia sono spesso citate calamità naturali, tra cui i terremoti. L’universo intero è sottoposto a delle leggi che Dio ha scritto ed ogni cosa procede secondo la sua volontà. Ma il Signore è il Signore anche delle leggi ed Egli può disporre in modo sovrano. Ecco che il Signore talvolta è intervenuto utilizzando gli elementi della natura per parlare in modo specifico al popolo, ai profeti o ai suoi servi. Ma questa è l’eccezione non la regola; soprattutto nel Nuovo Testamento, governato dalla grazia e non dalla legge. Dio è certamente giustizia ma Cristo è prima grazia per chiunque crede e per quanti ancora verranno a Lui; perchè ancora oggi e domani e sino alla fine dei tempi, è e sarà grazia. Questa idea del dio crucciato che “scende” tra gli uomini e contende e punisce col terremoto o altre calamità, non è biblica. Il nostro Signore Cristo Gesù è sceso dal cielo per servire, per salvare, per confortare e dare pace: la nostra legge è la carità e questo è il tempo della grazia. Certamente tutti compariremo al trono del giudizio per rispondere delle nostre scelte; ma la grazia si esprime con la libertà, la pazienza e la nostra scelta è solo per amore. Tutti noi uomini siamo poi soggetti alle “intemperie” di questo mondo; anche i profeti ed i santi uomini di Dio hanno sofferto freddo, malattie, persecuzioni … molti, come Giovanni Battista, hanno perso la testa, ma non la corona. La Parola ci parla della brevità e della fragilità della vita, dove ogni nostro giorno è nelle Sue mani; Dio dà e Dio toglie. Egli può ogni cosa e può permettere che cose accadano al giusto ed al malvagio. Perché Egli è Dio ed è Santo, Giusto e Misericordioso. Qualunque cosa accada, noi, Suoi servi, siamo nelle Sue mani; se rimaniamo in piedi, gloria a Dio; se cadiamo, gloria a Dio, cadiamo nelle sue mani. Per fede accettiamo l’onnipotenza di Dio ma anche la Sua piena sovranità sapendo che Cristo è morto per noi perché Egli ci ha amati per primo. Questo è il nostro Signore, questo è il Dio che noi abbiamo conosciuto, che amiamo e che serviamo. “Santo, Santo, Santo è il Signor degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria” (Isaia 6:3).