Non ho tempo
Quando si parla delle cose di Dio la risposta usuale è: non ho tempo. Nell’ultimo libro del Vecchio Testamento, Malachia, il Signore mostra la sua ira nei confronti del popolo d’Israele perché si è allontanato da Dio, perché ha offerto a Dio gli scarti del proprio tempo e delle proprie cose; in sostanza, perché ha detto: non ho tempo. Nel Nuovo Testamento, Gesù stesso insegnando (sermone sul monte) richiama gli uomini: “cercate prima il regno di Dio” (Matteo 6:33) e poi il vostro Padre celeste che sa ogni cosa provvederà anche ai bisogni materiali. Ma prima di ogni altra cosa, noi siamo chiamati ad amare Dio: “Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua” (Matteo 22:37). E’ il male di oggi: “non ho tempo”; quando poi si passano ore davanti alla tv o ad un computer a guardare cose insulse o comunque di nessuna edificazione per lo spirito; o si spreca il tempo in compagnie discutibili, discussioni sterili, contese o nel culto di se stessi. Certo è che noi tutti un giorno compariremo davanti al trono di Dio e “ciò che l’uomo avrà seminato, quello ancora mieterà” (Galati 6:7). Ed un “libro di memoria” (Malachia 3:16) sarà aperto ed ogni cosa vagliata. Signore dacci grazia perché dedichiamo la primizia del nostro tempo al Tuo cospetto, nella conoscenza della Tua Parola e spendiamo la nostra vita per servirti fedelmente.
“… poi mettetemi alla prova in questo, dice il Signore degli eserciti; vedrete se io non vi aprirò le cataratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione che non vi sia più dove riporla” (Malachia 3:10).