Bruxelles 22 marzo 2016L'ulteriore attentato del 22 marzo ha scosso non solo Bruxelles ma il mondo. Come cristiani siamo chiamati ad essere operatori di pace, a pregare per i familiari delle vittime, per quanti sono rimasti feriti o comunque coinvolti, fisicamente o emotivamente e per le autorità chiamate ad intervenire. La violenza dell'uomo sull'uomo si manifesta in tanti modi; ma resta pur sempre l'espressione della malvagità umana. Come discepoli di Cristo siamo stati già preparati a tutto questo: "il Signore Iddio non fa nulla, ch'Egli non abbia rivelato il suo segreto a' profeti, suoi servitori" (Amos 3:7). La Parola di Dio e lo Spirito Santo ci incoraggiano: "levatevi e camminate; perchè questo non è il luogo del riposo" (Michea 2:10). "Ma quant'è a me, io son ripieno di forza, per lo Spirito del Signore" (Michea 3:8). Non facciamoci spaventare dal vento forte ma andiamo avanti fedelmente in Cristo, testimoniando del Suo amore e della Sua venuta. Qualunque cosa accada, noi siamo nelle Sue mani. "E la pace di Dio, la quale sopravanza ogni intelletto, guarderà i vostri cuori, e le vostre menti, in Cristo Gesù" (Filippesi 4:7).